La Fondazione Bottari Lattes è nata nel 2009 con lo scopo di diffondere la conoscenza del nome e di Mario Lattes, editore e artista poliedrico
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Valutazione media:Limina, rivista online che accoglie e restituisce un contagio culturale, avvalendosi di strumenti di racconto molto diversi tra loro.
Valutazione media:le vibrazioni trasformative del gong
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Valutazione media:E' oro quello che non riluce
Valutazione media:Nato a Firenze, iniziò lo studio dell'eloquenza e della lingua latina all'età di dieci anni, da privatista, sotto la guida di Antonio Maria Biscioni. Dal 1704 al 1708 seguì i corsi di teologia, di indirizzo tomistico, presso i domenicani di San Marco. Continuò poi da solo lo studio della filosofia, della fisica e della matematica; apprese inoltre il greco con l'aiuto di Anton Maria Salvini. Ricevette successivamente gli ordini sacri e quindi la mozzetta teologale. Nel 1716-17 diresse la stamperia granducale di Firenze, curò le ''Dissertazioni'' del filologo Benedetto Averani, ed ebbe rapporti di collaborazione con Benedetto Bacchini. Acquistò fama di profondo conoscitore della lingua e della letteratura toscana per cui fu accolto nell'Accademia della Crusca dove gli fu affidato l'incarico di curare la IV edizione del Vocabolario della Crusca. Durante la cura del ''Vocabolario'', nel 1725, Bottari svolse nella sede dell''Accademia'' ben trentatré lezioni sul ''Decamerone'' tese a dimostrare nel Boccaccio non solo l'assenza di intenti irreligiosi od osceni ma addirittura la presenza di intenti morali e esegetici. L'opera è interessante tuttavia quasi esclusivamente per i commenti di ordine filologico fatti dal Bottari al lessico del Boccaccio.
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